Quando mi prende la voglia di risotto non c’è nulla da fare, non riesco proprio a resistere! L’altro giorno ho quindi preparato questo risotto, utilizzando il riso usato in questa ricetta di cui vi avevo già parlato. Complice sicuramente il buonissimo riso, è uscito un piatto buonissimo: l’accostamento di vongole e zucchine mi piace molto e il timo da un profumo e un aroma deliziosi. Io per comodità ho usato le vongole surgelate, ma preparato con quelle fresche risulterà sicuramente migliore.
Vi lascio ora la ricetta, buon week-end a tutti!
Ingredienti (per due persone)
150 gr di riso vialone nano
200 gr di zucchine
10 pomodorini
100 gr di vongole surgelate
3 cucchiai di olio evo
100 ml di latte intero
brodo vegetale q.b.
timo fresco q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
Preparazione
Versare in una padella l’olio, le zucchine tagliate a cubetti, i pomodorini tagliati a metà e le vongole.
Far soffriggere per 5-10 minuti.
Aggiungere il riso e cuocere bagnando con il brodo. A metà cottura aggiungere il latte, regolare di sale e pepe e portare il riso a cottura aggiungendo brodo quando è necessario.
A cottura terminata togliere dal fuoco ed aggiungere il timo e mescolare bene.
Quando si è giù di morale, non c'è nulla di meglio di un dolce.
Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.
Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.
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