Non so se capita anche a casa vostra, ma i filetti di merluzzo o nasello fanno sempre un po’ fatica ad essere smaltiti. A me non dispiacciono, ma in famiglia non sono dei grandi amanti, così era già parecchio tempo che due filetti giacevano belli nascosti nel freezer! Così l’altro giorno, presa dal raptus dello “sgombero frigorifero” ho preparato questa pasta utilizzando il merluzzo e qualche cucchiaino di pesto avanzato. Da una ricetta di riciclo è uscito un primo piatto niente male, semplice, ma un po’ diverso dal solito!
Ingredienti (per 3 persone)
250 gr di mezze penne
200 gr di filetto di merluzzo
3 cucchiaini di pesto alla genovese
2 cucchiaio di olio evo
sale q.b.
Per il pesto:
40 gr di basilico
70 gr di parmigiano
1 cucchiaio colmo di pinoli
1 pizzico di sale
olio evo q.b.
Preparazione
Preparare il pesto, frullando il basilico, il parmigiano, i pinoli, il sale insieme e aggiungere l’olio a filo fino a raggiungere una consistenza cremosa. (Io ho usato il mixer, se avete il mortaio molto meglio!)
Lessare la pasta.
Tagliare il merluzzo a pezzetti e rosolarlo in una padella con l’olio e il sale, aggiungere mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta e far assorbire per bene tutto. Aggiungere poi il pesto.
Scolare la pasta e condirla con il sugo.
Quando si è giù di morale, non c'è nulla di meglio di un dolce.
Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.
Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.
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COMPLIMENTI UN PIATTO DAVVERO INVITANTE....UN ABBRACCIO E BUON 1 MAGGIO.
RispondiEliminaGrazie Maria, buon primo maggio anche a te!
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