Qualche mesetto fa sono andata qualche giorno al lago. Al ritorno, a pranzo, dovevamo fermarci da qualche parte a mangiare e così, siccome passiamo per Isola della Scala, un paesino in provincia di Verona molto rinomato per il riso, mi è venuta una gran voglia di mangiare un risotto fatto a doc.
Così, cercando su internet, mi sono imbattuta in questa azienda agricola che coltiva riso e che ha una piccola risotteria in centro. Nemmeno da specificare che prima di fare la pausa mangereccia, mi sono fermata all’azienda, dove ho acquistato vari tipi di riso e qualche altro prodotto sempre a base di riso. Dopo lo shopping siamo andati al ristorante… non vi dico quanto fosse buono, il più buon risotto mai mangiato! Tutto merito di questo riso che è squisito, rilascia tantissimo amido ed è cremosissimo! Insomma, tornata a casa ho provato a fare una ricetta anch’io (che non ho fotografato) ed è venuto talmente buono che dopo 2 settimane ho spedito i miei genitori a fare scorta!(sono venuti a casa con un bel paccone da 5 Kg!).
Ingredienti (per 3 persone)
220 gr di riso vialone nano
300 gr di asparagi freschi
100 gr di scamorza (+ 3 fettine per decorare)
50 ml di latte intero
2 cucchiai di olio evo
brodo di verdura q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
Preparazione
Lavare e pulire gli asparagi, cuocerli a vapore per 10 minuti, devono restare comunque molto sostenuti.
In una padella versare il riso e gli asparagi tagliati a tocchetti, cominciare a bagnare con il brodo vegetale.
Aggiungere il brodo ogni volta che si assorbe, mescolando di continuo e cuocere per 15-20 minuti (regolatevi con il vostro riso).
A metà cottura aggiungere sale, pepe e scamorza.
Quando il riso è pronto aggiungere l’olio, impiattare e decorare con le fettine di scamorza. (Consiglio di lasciare il riso abbastanza morbido, più del necessario, perchè dopo che viene tolto da fuoco continua ancora ad assorbire acqua potrebbe risultare troppo compatto).
Quando si è giù di morale, non c'è nulla di meglio di un dolce.
Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.
Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.
giovedì 11 aprile 2013
Risotto asparagi e scamorza affumicata
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