Quando si è giù di morale, non c'è nulla di meglio di un dolce.

Ma non basta assaggiarlo, non basta sentire il suo gusto..
La parte più bella è la preparazione, affondare le mani nella farina, sentire il profumo della cannella che si spande per la casa, vedere come tutti gli ingredienti, in apparenza così diversi, si amalgamano insieme e diventano una cosa sola. C'è qualcosa di più poetico della croccantezza di una nocciola, della cremosità della panna o del profumo dolciastro della frutta candita? Di più sorprendente del candore del latte bollente o di prendere tra le mani una manciata di chicchi di caffè?
Quando sei triste, quindi, ricorda: impegnati con amore e passione nella preparazione di un dolce, la gioia che ne scaturirà dalla sua buona riuscita, riuscirà a placare, anche per un solo istante, qualsiasi dolore.

venerdì 18 dicembre 2015

Vellutata di Topinambur e patate su fungo Portobello, con valeriana e crumble al Parmigiano Reggiano.

Eccoci con la nostra versione dell’antipasto di terra gustato al ristorante Buriani. Per rivedere la recensione, questo è il link: http://uningegnereaifornelli.blogspot.it/2015/12/un-saluto-tutti-oggi-vi-presentiamo.html
L’antipasto originale, chiamato “Cadono le foglie” prevedeva una vellutata di sedano rapa e patate, funghi chiodini, misticanza e crumble ai porcini. La nostra versione è diversa in molti elementi anche se l’ispirazione del piatto rimane chiara. La scelta di cambiare certi ingredienti è stata fatta per dare un nostro tocco personale e non tentare semplicemente di ripetere un piatto che non aveva nessun difetto sostanziale. Senza voler peccare di presunzione, ci riteniamo soddisfatti del risultato, che secondo noi è un’opzione valida per un antipasto leggero e salutare!
Il fungo Portobello funge molto bene da contenitore perché mantiene una certa consistenza anche dopo la cottura; la vellutata a nostro parere è ottima, il delicato retrogusto di carciofo del topinambur si abbina perfettamente con la cremosità e la dolcezza della patata. Il piatto è poi completato da una manciata di valeriana che serve a dare freschezza e dal crumble al parmigiano che oltre a dare la giusta croccantezza al tutto, dona una nota saporita al piatto.
Vi lasciamo alla ricetta, a presto!

giovedì 17 dicembre 2015

Ristorante Buriani, Pieve di Cento (BO)

Un saluto a tutti! Oggi vi presentiamo un’altra nostra esperienza culinaria in un ristorante. Questa volta siamo stati in provincia di Bologna, a Pieve di Cento, al Ristorante Buriani (via Provinciale Bologna 2/A). Abbiamo trovato il posto cercando su internet e lo abbiamo notato perché nel sito era presente tutto il menù d’autunno: la cosa che ha catturato la nostra attenzione è stata l’originalità degli abbinamenti e la complessità dei piatti. Spinti anche dalla curiosità di verificare se questi accostamenti fossero solo attraenti sulla carta o fossero davvero azzeccati, abbiamo deciso di concederci un piccolo sfizio e provare direttamente questi piatti. 



lunedì 14 dicembre 2015

Impasto per pizza e pane soffice e leggero

Buona giornata a tutti! 
Oggi finalmente abbiamo la possibilità di postare la nostra versione delle pizze gustate alla pizzeria Saporè di Renato Bosco. Per chi volesse rivedere la recensione, questo è il link:





Iniziamo col dire che la realizzazione di queste pizze è stata piuttosto travagliata! La prima difficoltà che ci ha costretto a rinviare di diversi giorni è stata un’infezione ai reni che ha colpito la mia collega ingegnere: alcuni giorni di febbre alta e i seguenti di spossatezza ci hanno impedito di metterci all’opera. Per fortuna a forza di antibiotici si l’infezione è passata e dopo qualche giorno siamo riusciti ad impastare! Ma le avversità non sono finite qui: quando finalmente avevamo fatto l’impasto e lo avevamo già fatto lievitare, abbiamo avuto un inconveniente col forno a legna: la canna fumaria ha preso fuoco! Infatti avevamo optato per andare da me a cuocere la pizza nel forno a legna, visto che ce l’ho a casa e non lo usiamo mai! Quando stavamo scaldando il forno per raggiungere la temperatura giusta per la cottura della pizza, un rumore anomalo ha iniziato a provenire dalla parte alta del camino, molto simile a un soffio, ma molto intenso, e ci siamo accorti delle fiamme nella canna fumaria. Per fortuna siamo riusciti a intervenire in tempo chiudendo la saracinesca del camino e spegnendo il forno! Probabilmente la causa è stata il fatto che la pulizia fatta a inizio stagione non è stata effettuata molto bene dallo spazzacamino…quindi, aggiungiamo la fiamma alta e il disastro era pronto! Comunque non ci siamo fatti fermare da queste difficoltà, abbiamo dovuto cuocere la pizza nel forno elettrico, ma alla fine siamo arrivati a un risultato che ci ha fatto sentire davvero molto soddisfatti!
Abbiamo fatto un’impasto ad alto grado di idratazione: il risultato è stata una pasta dalla sofficità unica, la stesura  è semplicissima e la leggerezza è altrettanto sconvolgente! Con questa ricetta abbiamo preparato un panino da hamburger, una pizza tonda e l’aria di pane. Unica nota: l’aria di pane a nostro giudizio andava fatta lievitare di più per poter ottenere un’alveolatura evidente come quella mangiata in pizzeria.
Il secondo impasto al palato è un po’ meno sensazionale, ma risulta un ottimo compromesso per ch cerca una pizza veloce da fare, anche senza l’utilizzo dell’impastatrice, ma altrettanto leggera e soffice.

Per la farcitura abbiamo imitato quelle proposte da Renato Bosco, ma interpretandole alla nostra maniera: il crunch è stato fatto utilizzando ingredienti Trentini (al posto di quelli veneti usati da Saporè), la pizza tonda è stata proposta anche da noi in versione vegana, ma cambiando le verdure utilizzate, l’aria di pane invece presenta due ingredienti tipici della nostra regione, l’Emilia Romagna.
Il panino invece è stata una nostra invenzione!

Di seguito vi proponiamo le ricetta e vi postiamo diverse foto fatte in maniera un po’ frenetica mentre sfornavamo e infornavamo! A presto!

domenica 6 dicembre 2015

Pasta fatta in casa trafilata al bronzo con radicchio di Treviso, Asiago e speck

Buona domenica a tutti! Vi presentiamo una ricetta che abbiamo improvvisato stamattina giusto un’oretta prima di pranzo! Iniziamo col dire che avevamo un nuovo attrezzo da spianare, il torchio da utilizzare sulla planetaria della Kenwood. Quindi siamo presto passati da “vediamo come si monta” a “facciamo i maccheroni con il torchio!”. Il formato di pasta da noi scelto è il maccheroncino rigato, ma può essere equivalentemente sostituito con uno diverso o con delle tagliatelle per chi non possiede questo attrezzo.
La ricetta che abbiamo deciso di realizzare sono dei semplici, ma efficaci, maccheroncini integrali con radicchio di Treviso, Asiago e speck. Iniziamo con una piccola parentesi. Per l’impasto al fine di renderlo più leggero abbiamo usato molte meno uovo rispetto al normale; inoltre, abbiamo impiegato un mix di farina integrale e semola per dare un sapore definito alla pasta e conferirle un aspetto rustico (cosa che ci sembra si abbini molto bene coi colori del sugo). Per il condimento, abbiamo scelto diversi sapori tipici dell’autunno che secondo noi si mescolano molto bene e preparano all’atmosfera di feste che si sta avvicinando. Di seguito la ricetta, a presto!!


sabato 5 dicembre 2015

Pizzeria Saporè - San Martino Buon Albergo (VR)

Saporè – via Ponte 55°, San Martino Buon Albergo (VR)

Un saluto a tutti! Questa nostra prima recensione è dedicata alla pizzeria di Renato Bosco, in cui siamo stati domenica 29 novembre 2015.
Quel giorno abbiamo deciso di venire a Verona per vedere i mercatini di Natale e in questa occasione torniamo da Saporè, torniamo perché non è una novità assoluta, ci siamo già stati una volta a cena a settembre. 

La prima volta avevamo mangiato:
-         Due pizze tradizionali, una “L’ortolana Vegan”, una pizza alle verdure con ghomasio, semi di zucca e di girasole, l’altra La Burrata e Crudo, con burrata pugliese e crudo di Parma Sant’Ilario 30 mesi.
-         A seguire un dolce, il “Lievitato dolce con gelato”, che consiste in una fetta del panettone di Renato Bosco accompagnato con gelato artigianale.

Questa volta andiamo a pranzo. Il menù a pranzo è ridotto rispetto a quello disponibile la sera, ma l’esperienza rimane comunque fantastica!
-         Inizialmente prendiamo un Crunch di pizza “Presidio Slow Food”: si tratta di una pizza al taglio con pomodoro, fiordilatte, Montèbore, oliva di Ferrandina, Stortina Veronese.
-         A seguire abbiamo preso ”Aria di Pane al vapore”, una pizza con un impasto alto molto particolare, condita con pomodoro, bufala campana, basilico e origano.
-         Poi ”Aria di Pane classica” con pomodoro, burrata pugliese e crudo di Parma Sant’Ilario.
-         Infine un tiramisù al caffè.

Inoltre, nella pizzeria è possibile anche acquistare direttamente alcuni dei loro prodotti (o da loro utilizzati)! 
Noi abbiamo comprato:
-       -  Un panettone con amarene e cioccolato (questo non l’abbiamo ancora mangiato, quindi ci dispiace di non poterlo includere nella recensione! Magari lo faremo in un futuro post!)
-         Una confettura di mele e zenzero
-         Un kit pizza (farina macinata a pietra e un vasetto di passata di pomodoro).
Se possiamo anticipare già un giudizio positivo riguardo al pranzo, esso riguarda il fatto che la modalità in cui ci sono state servite le pietanze, ovvero a spicchi, è molto comoda se, come noi, anche voi volete provare più tipi diversi di pizza. Inoltre, in questo modo abbiamo pranzato effettivamente assieme, cioè entrambi le stesse cose e nello stesso tempo.

Piccole soddisfazioni

Piccole soddisfazioni


The versatile blogger award

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Premio dell'amicizia blogger

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